Il Gruppo Lodron del Centro Studi Judicaria ha alle sue spalle una lunga storia che è cominciata con i lavori di restauro di Castel Romano, iniziati nel 1978. Da allora si è gradualmente accentuato l’interesse dei signori di questo maniero ma anche dei castelli di Santa Barbara di Lodrone e di San Giovanni di Bondone, dei palazzi Bavaria e del Caffaro, del cosiddetto Conventino.
Dal 1995 alcuni studiosi (Basilio Mosca, Roberto Codroico, Pietro Marsilli e Gianni Poletti), sostenuti dal Centro Studi Judicaria, hanno cominciato vent’anni fa a condurre uno studio sistematico sulla nobile famiglia, andando oltre la “culla” delle Giudicarie e ricostruendone la presenza nel Centro Europa. In questa ricerca è risultato prezioso il contributo fornito da studiosi austriaci e bavaresi.
Nel 1999 è stata realizzata la mostra itinerante “Sulle tracce dei Lodron”, allestita in importanti città italiane e straniere e accompagnata da due edizioni (in lingua italiana e tedesca) di un catalogo che ha messo in evidenza il percorso storico della famiglia, ha presentato una galleria di ventiquattro personaggi ed ha illustrato i luoghi collegati alla storia del casato.
Questi eventi hanno fornito spunti per la promozione di iniziative di turismo culturale ed hanno sollecitato nuovi approfondimenti.
Nel 2006, dopo un periodo di riflessione, il Gruppo Lodron ha ripreso la sua attività con ricerche riferite principalmente alla seconda metà del Quattrocento e alla prima del Cinquecento, periodo in cui la storia lodroniana fu molto segnata dall’attività di un primo Ludovico, figlio di Paride. Di alcuni risultati di questi nuovi studi il Gruppo ha reso conto in un convegno tenutosi il 17 novembre 2007 a Trento nel Palazzo Lodron di via Calepina. Successivamente è stata allestita una nuova mostra e, nel contempo, su sollecitazione di alcuni studiosi, è nato il gruppo storico-folcloristico Lanzi Lodron Lebrac.
È nato così il “Gruppo Lanzi Lodron Lebrac”, che ha già partecipato due volte ai “Frudsbergfeste” di Mindelheim (Baviera) nel 2009 e 2012, alle due rievocazioni fatte negli stessi anni in Valle del Chiese per ricordare il passaggio dei lanzichenecchi di Georg Frundsberg (sposato con Anna Lodron) nel 1526, ad alcune manifestazioni storiche in Italia e, in particolare, ad animazioni nei castelli lodroniani.
La nuova mostra, anch’essa in italiano e tedesco, è stata centrata sul conte Ludovico Lodron e la sua famiglia. È stata esposta a Mindelheim, a Storo, al castello di Bondone e nella rocca lodroniana di Castellano. I 40 pannelli dell’esposizione sono stati stampati e diffusi in una catalogo a schede. Successivamente è stato pubblicato il libro “Ludovico Lodron, l’eroe di famiglia protagonista nella storia del Cinquecento”, traduzione annotata di un volume di Alois Moriggl stampato nel 1863.
I temi della seconda mostra sono stati ampiamente sviluppati in un corposo volume (404 pagine, edito nel 2012) con studi di Gianni Poletti, Roberto Codroico e Franca Barbacovi. Il testo tratta il contesto storico che va dal XV al XVI secolo e la vita di Ludovico Lodron e della sua famiglia e presenta integralmente 265 documenti ritrovati nella Biblioteca comunale di Trento, nell’Archivio di Stato di Trento e nell’Archivio Lodron del Castello di Himmelberg.
Nel 2013 il Gruppo ha iniziato ad estendere la ricerca al periodo 1550-1650, di cui vorrebbe approfondire i personaggi più significativi (abbastanza ignoti fatta eccezione per l’arcivescovo Paride di Salisburgo), lo sviluppo della famiglia e il rapporto con gli istituti imperiali.