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MARCO GUALTIERI – Il tempo fluido – nel ricordo di Amalia

La definizione estetica di Marco Gualtieri avviene, in questa sua collezione dedicata al ritratto vintage, alle rimembranze monumentali, alle vibrazioni sensibili ed esistenziali delle ragazze protagoniste degli Anni 2000, in maniera mentale e non propriamente appariscente attraverso la rappresentazione di documenti visivi per una percezione soggettiva del tempo.

Si inizia molto lontano. Con flussi e rimandi emozionali ecco emergere da fondi inondati di bianco le quadrighe del Vittoriano mentre riassumono il fasto dell’Unità e della Libertà della Patria, riconducendo verso epoche neoclassiche di gusto severo. La tentazione dell’autore in queste sequenze visive si sofferma sugli aspetti di una inquadratura particolarmente razionale e lucida dove viene completamente escluso il fremito del colore per una esigente formulazione di rapporti in bianco e nero prossimo a sentimenti di austerità morale.

Ad interrompere questa atmosfera passatista ora si rincorrono, attraverso un respiro postmodernista, i ritratti della giovane Arianna interprete di storie ed atmosfere borghesi del periodo post bellico europeo e particolarmente riconducibili all’estasi del primo boom economico italiano. I colori pastello dei fondali, le acconciature e i copricapo Anni ’60 riaffermano le inclinazioni per una modernità ricercata nella moda che, allora, potesse aprire le porte all’internazionalità. Non di meno il make-up dalle linee decise dal cinema, restituisce verifica di quelle che furono le pulsioni per affrontare il futuro. Si ritrovano con eleganza vagamente signorile le intenzioni della Swinging London e certo l’anima della supermodella Lesley Hornby in arte Twiggy non rimane assente, anche se poi, a tratti, riecheggia la spontanea disposizione d’animo di Mary Poppins.

Ed ancora le contemporanee e scenografiche versioni di una gioventù che non rinuncia alla propria vocazione ribelle, pure se fra le pieghe dell’animo, nascosto dentro t-shirt e blue jeans di estrazione metal, si intuiscono sensibilità complesse ed instabili.

Marco Gualtieri manifestando i suoi personali interessi artistici e fotografici riesce ad indicare una costante assoluta dentro la quale passano forme, luoghi, pensieri e persone: il tempo che, nella sua costante indeterminazione, quasi magicamente, si lascia intuire come un fiume in attraversamento mentre la nostra mente riflette e indugia.