Umberto Fostini
Nato a Spiazzo Rendena, risiede a Bocenago. Ha insegnato per 40 anni nelle scuole elementari. Amante della pittura figurativa ha potuto assecondare la sua passione specialmente dopo il suo pensionamento. Autodidatta, si è avvalso solo delle modeste nozioni di disegno apprese nel periodo di studio. In questi ultimi anni in cui stavano scomparendo i vecchi edifici sorti in funzione dell’agricoltura di montagna e dell’allevamento, ha voluto recuperare, anche con l’aiuto di vecchie fotografie, gli antichi edifici rustici di Bocenago: abitato che negli ultimi 500 anni non è mai stato distrutto dagli incendi e dove questi edifici si sono conservati meglio che altrove. È stata la sua anche una ricerca storica concretizzata attraverso disegni fedeli e realistici arricchiti dai quei colori che solo il tempo può esprimere. Accanto a questi lavori ha eseguito una serie di paesaggi che riproducono gli angoli più belli e suggestivi dei nostri luoghi, tentando di trasmettere sulla tela quelle emozioni che egli ha provato ammirandoli. Ha esposto più volte a Bocenago in occasione della festa “Vecchia Rendena”, alla Cassa Rurale di Strembo, a Darè in occasione della manifestazione “Palazzi aperti 2007” e in occasione delle feste paesane come Fraveggio, Montagne, Ragoli, riscuotendo sempre interesse e attenzione. …Alcuni agglomerati urbani, il carattere rurale e le mura, le travature in legno, i rustici di Bocenago, di Val di Borzago ma anche alcuni insiemi alpini della Val dei Mocheni toccano veramente il cuore per la grazia con la quale si presentano. Prima che il tempo e gli uomini superino queste visioni, prima che vengano distrutte, ecco le prospettive e le emozioni, ecco la rappresentazione figurativa di Umberto Fostini che con puntualità fissa la vita di un tempo. Senza strafare, con quel tanto di distacco inglese che sorprende. E’ la sua una personale dimostrazione di affetto per i luoghi, per i paesaggi che sono spazio della nostra vita, quadri come documentazione storica “pergamene visive” importanti e classiche che consegnano contenuti e intelligenza nei segni così che ancora possiamo apprendere, sedimentare e sviluppare la civiltà. Visioni apollinee tutte realizzate con colori chiari, adamantini come lo sono i giorni sereni di primavera dopo le burrasche ventose nei sussulti del morente inverno. Scorci in vista accidentale, natura emergente e luce dilatata, nitore freddo degli azzurri e dei verdi smeraldini sono una costante in tutte le opere. Val di Fumo, Malga Ritorto, i Laghi di S. Giuliano nella loro versione ultra alpina dimostrano tutta l’armonia dei monti, entrano silenziosi nella nostra coscienza di figli della montagna rendono morale la nostra disposizione ad osservare. La “Natura attrezzata dall’uomo” nell’opera di Fostini appartiene al deposito dell’intelligenza senza tempo, appare come la versione visibile dell’energia dell’universo, il segno di un ordine superiore e alla fine il segnale espressivo della conoscenza: o forse, più semplicemente, il luogo dove alberga la bellezza.
Alessandro Togni
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