Descrizione
don Ernesto Lorenzi
LA DEMOLIZIONE DEL DAZIO DI TEMPESTA, 2018
102 p., f.to 17×24 cm.
Una vicenda storica accaduta 250 anni fa è al centro de “La demolizione del Dazio di Tempesta”. La vicenda risalente a dopo la metà del Settecento, tra il 1768 e il 1772, è nota come “La demolizione del Dazio di Tempesta”, in cui un gruppo di malcontenti giudicariesi si recano da Tione alla casa daziale di Tempesta, località sul lago di Garda settentrionale, demolendo l’edificio e nel contempo incendiando la barca daziale di Riva. Era accaduto che lo spirito riformatore che aveva investito lo stato asburgico alla metà del secolo XVII portasse al nuovo ordinamento daziario sopprimendo il sistema tradizionale di appalto ma aumentando le aliquote del dazio di consumo. In questa prospettiva la Casa d’Asburgo impone il proprio dazio ai confini meridionali dell’Impero, anche contro gli interessi del principato vescovile. Ed ecco la frizzante narrazione di Emilio Lorenzi dell’evento di Tempesta, ai confini meridionali del Principato: l’assalto all’edificio del dazio nella notte tra il 21 e il 22 agosto 1768, la reazione dell’Austria, l’obbligo fatto al vescovo di processare e condannare i tre principali colpevoli, Andrea Vedovelli Gianin da Breguzzo, Antonio Zovanetti Simonèla da Zuclo e il piemontese Martin Voglio Mineràl residente a Bondo. In effetti la decapitazione sulla “Piaza de la Cros” di Tione il 14 marzo 1772 viene a concludere la vicenda della demolizione del Dazio di Tempesta, ma non interrompe l’eco suscitata in tutta la Judicaria, quindi anche fuori dalle Giudicarie storiche, da questa vicenda che concludendosi in dramma per le popolazioni oltreché per la popolazione in rivolta, è destinata inevitabilmente a tradursi in epopea storica, anche se tragica, per le generazioni avvenire. L’opera di Tullio Pasquali propone la ristampa anastatica di E. Lorenzi accanto a una serie di commenti a spiegazione del tragico evento rimasto sempre nella memoria popolare.