Il 17 ottobre 2020 si è tenuta presso Villa De Biasi a Daone la premiazione della XIII Edizione del Premio Giuseppe Papaleoni.
La Giuria composta da: Loreta Failoni, Presidente, Lorenzo Cazzolli, Segretario e Diego Quaglioni, Antonella Piacenza e Alberto Folgheraiter hanno presentato le opere vincitrici motivando la loro scelta.
Sezione narrativa
- La Giuria assegna il premio consistente nella somma di 1.500,00€, previsto per questa sezione, all’opera: “Olio d’avèz – Racconti di uomini di linfa e di radici” di Nicola Cozzio, con la seguente motivazione:
La raccolta di racconti proposta da Nicola Cozzio è animata da un sentimento panico della natura e del bosco in particolare, fin dalle prime pagine dedicate al rapporto tra natura, montagna e bosco e a ciò che significa addentrarsi in un bosco. Esseri senzienti, pazienti e intelligenti, gli alberi sono appunto i signori del bosco. Questo spirito e questo sentimento panico guidano il dipanarsi di racconti che hanno gli alberi per protagonisti: l’abete rosso, l’abete bianco (l’avèz, appunto), la robinia, il frassino, il cirmolo e molti altri. Il libro alterna la descrizione di ciascun albero (con le sue caratteristiche, utilizzi antichi e moderni, suggestioni, ecc.) ad un racconto tematicamente legato a all’albero medesimo. Insomma, ogni albero è una storia e ogni albero racconta una storia. Si tratta di storie semplici ma evocative, alcune in forma di favola, da cui traspare il profondo sentimento che lega l’autore all’ambiente naturale, nella consapevolezza che solo rispettandone i delicati equilibri e imparando a contemplarne la struggente e misteriosa bellezza l’uomo potrà avere la gioia di una ritrovata armonia con la maestà vita di cui è parte. Per questi motivi, l’opera ha un valore letterario e, insieme, educativo.
La Giuria propone che – trattandosi di opera inedita – il Centro Studi Judicaria si faccia carico, se possibile, della sua pubblicazione e ne promuova la divulgazione.
Sezione saggistica
- La Giuria assegna il premio consistente nella somma di 1.500,00€, previsto per questa sezione, all’opera: “Incursioni & Illuminazioni. Appunti sull’arte nelle Giudicarie” di Giacomo Bonazza, con la seguente motivazione:
L’opera di Giacomo Bonazza ci presenta l’arte nelle Giudicarie, l’arte antica e gli artisti moderni, raccolti in una sorta di antologia, pubblicata a puntate sul mensile “il Giornale delle Giudicarie” che ha edito questo atlante a colori. È una guida ragionata frutto di una ricerca personale anche fra l’arte cosiddetta minore, sulla quale l’autore accende un faro e illumina angoli nascosti o tele ingiustamente ritenute di seconda serie. Due anni di incursioni e di vagabondaggi tra le testimonianze d’arte, sacra e profana. Non solo i Baschenis, la memoria delle pietre, il romanico nelle Giudicarie esteriori (da Vigo Lomaso a Santa Croce di Bleggio); gli altari “bresciani”, gli intagliatori di Rendena. Un viaggio Giudicariese a sorpresa, per usare il titolo di un volume uscito sul finire del XX secolo. Per questi motivi e anche per la splendida iconografia, quest’opera di Bonazza potrebbe degnamente essere inserita in una “Storia delle Giudicarie” che non voglia dimenticare l’arte della nostra terra.
Sezione tesi di laurea magistrali
- La Giuria assegna il premio consistente nella somma di 900,00€, previsto per questa sezione, alla tesi magistrale dal titolo: “Le incisioni rupestri di Pianaura (Arco, TN) tra cultura figurativa e archeologia del paesaggio” di Nicola Pedergnana, con la seguente motivazione:
Interessante ed originale tesi di archeologia rupestre, frutto di una ricerca condotta sulle incisioni rupestri rilevate nel sito preistorico di Pianaura, un riparo scoperto nel 1988 e oggetto, fino al lavoro in esame, di poche e insufficienti osservazioni. Di rilievo soprattutto la prima parte della tesi, frutto di una “ricerca sul campo”, con l’ausilio di metodologie e di tecniche raffinate ed entro la meritoria attività scientifica del “Laboratorio Bagolini” dell’Università di Trento, che ha portato ad una precisa catalogazione delle incisioni e ad una loro più esatta datazione, attribuibile, a giudizio dell’Autore, ad un ambito cronologico non genericamente “medievale e postmedievale”, ma invece protomoderno e moderno (a partire dal XV secolo).
Sezione produzione scolastica
- La Giuria assegna il premio consistente nella somma di 500,00€ alla ricerca:
“Sulle ali di una farfalla…per scoprire la Val Rendena” curata dalla Scuola primaria di Carisolo, con la seguente motivazione:
Il lavoro realizzato dalla Scuola primaria di Carisolo non è una semplice ricerca scolastica ma è la realizzazione di un progetto culturale capace di condurre gli alunni a scoprire e conoscere le caratteristiche del territorio in cui vivono (in questo caso la Val Rendena). Ma, poiché nessun vero e approfondito apprendimento è possibile senza una partecipazione affettiva che faccia amare ciò che si sta studiando, è stato fondamentale il coinvolgimento degli studenti, il farli lavorare insieme, confrontandosi e immedesimandosi con quelle forme espressive che, nel corso dei secoli, hanno dato voce alle emozioni di chi ha vissuto un intenso e profondo rapporto con la propria terra: la poesia, anche dialettale, le antiche leggende, il canto, l’arte e la religiosità popolare, le testimonianze. Attraversando a piedi la valle, ammirandone il paesaggio, fotografando gli scorci più suggestivi si sono così potuti approfondire anche gli aspetti storici, amministrativi, naturalistici, artistici, architettonici e persino gastronomici della Val Rendena. Il lavoro, molto curato sotto ogni aspetto, innovativo grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici multimediali, è ammirevole e meritevole di essere conosciuto per i contenuti, per le efficaci metodologie impiegate e per i risultati raggiunti.